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razza delle navi blindate, quello destinato a forare questa, e questa decisa a non lasciarsi forare. Di qui una trasformazione radicale della marina negli Stati dei due continenti. La palla e la lastra lottarono con un accanimento senza esempio, ingrossando ambedue in proporzione costante. Le navi armate di cannoni formidabili esponevansi al fuoco sotto la difesa del loro invulnerabile guscio. I Merrimac, i Monitor, i Ram-Tenesse, i Weckausen1 lanciavano proiettili enormi dopo di essersi corazzati contro i proiettili degli altri.

Essi facevano agli altri ciò che non volevano fosse lor fatto, principio immorale sul quale si forma l’arte della guerra.

Ora se Barbicane fu grande fonditore di proiettili, Nicholl fu grande fabbricatore di corazze. L’uno fondeva giorno e notte a Baltimora, e l’altro fabbricava giorno e notte a Filadelfia. Ciascuno seguiva un ordine d’idee essenzialmente opposto.

Non sì tosto Barbicane inventava una nuova palla, Nicholl inventava una nuova corazza. Il presidente del Gun-Club trascorreva la sua vita nel far buchi, il capitano nell’impedirglielo. Da ciò una rivalità di tutti i momenti, che andava fino alle persone. Nicholl appariva nei sogni di Barbicane sotto la forma di una corazza impenetrabile contro la quale egli andava a sfasciarsi, e Barbicane, nei sogni di Nicholl, come un proiettile che lo forava da banda a banda.

Ciò non ostante, quantunque seguissero due li-



  1. Bastimenti della marina americana.