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78 | giulio verne |
della polvere è stato ridotto, dopo l’esperienza fatta, al decimo del peso della palla.
- Non v’ha nulla di più esatto, disse Morgan. Ma prima di stabilire la quantità di polvere necessaria per dare l’impulso, ritengo che sarà bene intendersi in merito alla qualità.
- Noi ci serviremo della polvere a grossi grani, rispose il maggiore, la sua deflagrazione è più rapida di quella del polverino.
- Senza dubbio, replicò Morgan; ma è molto maligna, e finisce col danneggiare l’anima dei cannoni.
- Benissimo! ciò che è sconveniente per un cannone destinato a fare un lungo servizio non lo è per la nostra Columbiad. Non abbiamo alcun pericolo d’esplosione, e bisogna che la polvere si infiammi istantaneamente, affinchè l’effetto meccanico sia completo.
- Potrebbesi, disse J. T. Maston, fare parecchi luminelli, in modo da metter il foco su diversi punti ad un tempo.
- Senza dubbio, rispose Elphiston, ma ciò renderebbe la manovra più difficile. Insomma, io ritorno alla mia polvere a grossi grani, che sopprime queste difficoltà.
- Sia, rispose il generale.
- Per caricare la Columbiad, riprese il maggiore, Rodman adoperava una polvere a grani grossi come castagne, fatta con carbone di salice semplicemente torrefatto in caldaie di ghisa. Questa polvere era dura e lucente, non lasciava alcuna traccia sulla mano, conteneva in grandi pro -