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72 | giulio verne |
esce meno rapidamente dai cannoni rigati che dai cannoni ad anima liscia?
- È giusto.
- Insomma, per questa volta più non ci scappa! ripetè J. T. Maston.
- Non del tutto ancora, replicò il presidente.
- E perchè?
- Perchè non sappiamo di qual metallo sarà fatto.
- Decidiamolo senza ritardo.
- Io stava per proporvelo.
I quattro membri del Comitato trangugiarono ciascuno una dozzina di sandwiches seguiti da una tazza di the, e la discussione ricominciò.
«Egregi colleghi, disse Barbicane, il nostro cannone dev’essere di grande tenacità, di gran durezza, infusibile al calore, insolubile e inossidabile sotto l’azione corrosiva degli acidi.
- Non v’ha dubbio di sorta per tale rispetto, rispose il maggiore, e siccome bisognerà adoperare una considerevole quantità di metallo, non avremo l’impaccio dello scegliere.
- Ebbene, allora, disse Morgan, per la fusione della Columbiad io propongo la miglior lega che fino ad oggi si conosca, cioè cento parti di rame, dodici di stagno e sei d’ottone.
- Amici, rispose il presidente, confesso che questa composizione ha dato eccellenti risultati; ma in tal caso costerebbe troppo e sarebbe di uso difficilissimo. Ritengo perciò che debbasi adottare una materia eccellente, ma a basso prezzo, come il ferro fuso. Non è pure il vostro parere, maggiore?