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dalla terra alla luna 63

— Basteranno? domandò il maggiore con aria di dubbio.

— No, rispose il presidente Barbicane, no al certo.

— Ebbene! allora che fare? riprese Elphiston con aria imbarazzata.

— Adoperare un altro metallo invece del ferro fuso.

— Il rame? disse Morgan.

— No, è ancora troppo pesante! ho qualcosa di meglio da proporvi.

— Che dunque? domandò il maggiore.

— L’alluminio, rispose Barbicane.

— L’alluminio! esclamarono i tre colleghi del presidente.

— Sicuro, amici miei. Voi sapete che un illustre chimico francese, Enrico Sainte Claire Deville, giunse, nel 1854, ad ottenere l’alluminio in massa compatta. Ora questo prezioso metallo ha la bianchezza dell’argento, l’inalterabilità dell’oro, la tenacità del ferro, la fusibilità del rame e la leggerezza del vetro; lo si lavora facilmente, è molto sparso in natura, poichè l’alluminio forma la base della maggior parte delle rocce; è tre volte più leggero del ferro, e sembra sia stato creato espressamente per fornirci la materia del nostro proiettile.

— Viva l’alluminio! esclamò il segretario del Comitato, sempre rumorosissimo ne’ suoi momenti d’entusiasmo.

— Ma, mio caro presidente, disse il maggiore, il prezzo dell’alluminio è carissimo?