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dalla terra alla luna | 23 |
EFFETTO DELLA COMUNICAZIONE BARBICANE.
È impossibile il dipingere l’effetto prodotto dalle ultime parole dell’onorevole presidente. Quali grida! quali vociferazioni! qual successione di grugniti, di viva, di hip! hip! hip! e di tutte le onomatopee che abbondano nella lingua americana. Era un disordine, un gridío indescrivibile! Le bocche vociavano, le mani battevano, i piedi facevano scricchiolare il pavimento delle sale. Se tutte le armi di quel museo d’artiglieria avessero sparato nello stesso istante, non avrebbero agitato le onde sonore con violenza maggiore. Ciò non può sorprendere. Vi sono cannonieri che fanno quasi tanto strepito quanto i loro cannoni.
Barbicane conservavasi freddo, impassibile in mezzo a quegli entusiastici clamori; forse egli voleva rivolgere ancora qualche parola ai colleghi, giacchè i suoi gesti reclamarono il silenzio, ed il campanello fulminante ripetè più e più volte le sue violenti detonazioni. Non lo si udì neppure. In