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CAPITOLO XXV.

ULTIMI PARTICOLARI.

Erasi al 22 di novembre. La gran partenza doveva effettuarsi dieci giorno dopo. Una sola operazione rimaneva ancora da condursi a buon fine, operazione delicata, pericolosa, che esigeva infinite precauzioni, e contro il risultato della quale il capitano Nicholl aveva fatta la sua terza scommessa. Si trattava infatti di caricare la Columbiad e di introdurvi le quattrocentomila libbre di cotone fulminante. Nicholl aveva pensato, e forse non senza ragione, che il maneggiare una quantità sì spaventosa di pirossilo darebbe occasione a gravi catastrofi, e che in ogni caso questa massa straordinariamente esplosiva s’infiammerebbe da sè sotto la pressione del proiettile.

Eranvi in realtà gravi pericoli, accresciuti dalla noncuranza e dalla leggerezza degli Americani, che durante la guerra federale non guardavano tanto pel sottile e caricavano le bombe collo sigaro in bocca. Ma premeva a Barbicane di riuscire e