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dalla terra alla luna | 123 |
città dell’Unione. La vita vi fu regolata disiplinarmente, ed i lavori cominciarono con perfetto ordine.
Ripetuti scandagli praticati con diligenza avevano permesso di riconoscere la natura del terreno, e l’escavazione potè essere incominciata fino dal 4 novembre. In tal giorno Barbicane riunì i suoi capi officina, e disse loro:
«Tutti sapete, amici miei, perchè io vi abbia riuniti in questa regione selvaggia della Florida. Si tratta di fondere un cannone che misuri nove piedi di diametro interno, sei piedi di grossezza delle pareti e diciannove piedi e mezzo di rivestimento di pietra; vuolsi dunque scavare un pozzo largo sessanta piedi, alla profondità di novecento. Questo lavoro considerevole dev’essere compiuto in otto mesi; ora voi avete duemilioni e cinquecentoquarantatremila e quattrocento piedi cubi di terreno da estrarre in duecentocinquantacinque giorni, e cioè, in cifra tonda, diecimila piedi cubi al giorno. Ciò che non presenterebbe veruna difficoltà per mille operai che lavorassero liberamente, sarà più penoso in uno spazio relativamente ristretto. Nullameno, dappoichè questo lavoro va fatto, si farà, ed io conto tanto sul vostro coraggio, quanto sulla vostra abilità.»
Alle otto antimeridiane il primo colpo di zappa fu dato nel suolo floridiano, e da quel momento il valido utensile non istette più ozioso un solo istante nella mano de’ minatori. Gli operai davansi il cambio ogni quarto di giornata.
D’altra parte, per quanto grandiosa fosse l’ope-