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102 giulio verne

"URBI ET ORBI."


Sciolte che furono le difficoltà astronomiche, meccaniche, topografiche, sorse la quistione del danaro. Si trattava di procurarsi una somma enorme per l’esecuzione del piano. Nessun particolare, e parimenti nessuno Stato avrebbe potuto disporre dei milioni necessari.

Il presidente Barbicane giudicò quindi opportuno, sebbene l’impresa fosse americana, di farne un affare di interesse universale, e di domandare ad ogni popolo la sua cooperazione finanziaria. La Terra ha il diritto ed il dovere insieme d’intervenire negli affari del suo satellite. La sottoscrizione aperta a questo scopo si estese da Baltimora al mondo intero, urbi et orbi.

Tale sottoscrizione doveva riuscire oltre ogni speranza. Tuttavia, trattavasi di somme da dare e non da prestare. L’operazione era puramente di- -