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zione, nella quale fummo precipitati al primo ascoltare la attentata rivoluzione del precedente nostro felicissimo Sovrano Governo, ed attesa la conosciuta inviolabile Nostra stabilità, e fermezza constantemente dimostrata d’attaccamento sincero ed al Sovrano Governo, ed alle Sacre Reali Maestà.

Ora però aggiungendosi alla giusta riprovazione del Nostro scritto già fatta da S. R. M. il Re Nostro Carlo Felice, e Sovrano amabilissimo, manifestataci da S. E. il Sig. Cavaliere Thaon di Revel Conte di Pralungo Luogotenente Generale ne’ Regii Stati, la condanna dello stesso proferita dal Vicario di Gesù Cristo in terra, dal Supremo Capo della S. Chiesa il Regnante Sommo Pontefice Pio. VII., ed ordinandoci di pubblicare con altra Pastorale la ritratazione della accennata, come risulta dalla seguente lettera, che Sua Santità degnossi scriverci, veramente con Paterno affetto verso un’errante, e da Noi ricevuta alli 18. del corrente Settembre, del tenore seguente.


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