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50 le allegorie.


lunghezza dello collo e delli orecchi lo variano; pasce l’erba allo ’ndirieto, perchè ha sì lungo il labbro di sopra che, pascendo innanzi, coprirebbe l’erba. Ha le gambe d’un pezzo, per questo, quando vol dormire, s’appoggia a uno albero, e i cacciatori, intendendo il loco usato a dormire, segan quasi tutta la pianta, e, quando questo poi vi s’appoggia nel dormire, per lo sonno cade; i cacciatori così lo pigliano, e ogni altro modo di pigliarlo è vano, perchè è d’incredibile velocità nel correre.

LXII. — bonaso1 noce colla fuga.2

Questo nasce in Peonia, ha còllo con clini simile al cavallo, in tutte l’altre parte è simile al toro, salvo che le sue corna sono in modo piegate indentro che non po’ cozzare, e per questo non ha altro scampo che la fuga, nella quale gitta sterco per ispazio di 400 braccia del suo corso — il quale, dove tocca, abbrucia come foco.

LXIII. — palpistrell0.3

Questo dov’è più luce, più si fa orbo, e, come più guarda il sole, più s’accieca. Pel vizio, che non po’ stare dov’è la virtù.

  1. bisonte.
  2. Questa allegoria sembra originale di Leonardo.
  3. Non mi è stato dato di precisare con esattezza la fonte di questo simbolo.