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le allegorie. 49

gliore pastura, e, se così non si unissi!!, annegherebbono. Così fa unione.

LIX. — serpente.1

Il serpente, grandissimo animale, quando vede alcuno uccello per l’aria, tira a se sì forte il fiato, che si tira gli uccelli in bocca. Marco Reguìo, consulo dello esercito romano, fu col suo esercito da un simile animale assalito e quasi rotto. Il quale animale, essendo morto per una macchina murale, fu misurato 125 piedi, cioè 64 braccia e 1/2: avanzava colla testa tutte le piante d’una selva.

LX. — boa.2

Questa è gran biscia, la quale con se medesima s’aggrappa alle gambe della vacca, in modo non si mova, poi la tetta, in modo che quasi la dissecca. Di questa spezie, a tempo di Claudio imperadore, sul monte Vaticano ne fu morta una, che aveva un putto intero in corpo, il quale avea tranghiottito.

LXI. — macli3 pel sonno è giunta.4

Questa bestia nasce in Iscandinavia isola, ha forma di gran cavallo, se non che la gran

  1. Ivi, lib. VIII, cap. XIV, pag. 54 (36-37).
  2. Ivi, lib. VIII, cap. XIII, pag. 54 (37-38).
  3. Plinio: sorta di gran cervo (cervus alces).
  4. ivi, lib. VIII, cap. XV, pag. 54 (38-40).