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le allegorie. | 47 |
serva la punta per combattere. Quando sono superati da’ cacciatori e che la stanchezza gli vince, percotesi li denti l’elefante e, quelli trattosi, con essi si ricomprano.
Sono clementi e conoscano i pericoli: e, so esso trova l’omo solo e smarrito, piacevolmente lo rimette sulla perduta strada; se truova le pedate dell’omo, prima che veda l’orno, esso teme tradimento, onde si ferma e soffia, mostrandola all’altri elefanti, e fanno schiera, e vanno assentitamente.1
Questi vanno sempre a schiere, e ’l piu vecchio va innanzi, e ’l secondo d’età resta l’ultimo, e così chiudono la schiera. Temano vergogna: non usano il loro coito, se non di notte di nascosto, e non tornano, dopo il coito, alli armenti, se prima non si lavano nel fiume; non combattono ma’femmine,come gli altri animali. È di tanto clemente, che mal volentieri, per natura, non noce ai men possenti di sè, e, scontrandosi nella mandria e greggi delle pecore, colla sua mano le pone da parte per non le pestare co’ piedi, nè mai noce, se non sono provocati. Quando son caduti nella fossa, gli altri con rami, terra e sassi riempiano la fossa, in modo alzano il
- ↑ cautamente.