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le allegorie. 45


LII. — bruco, della virtù in generale.1

Il bruco,2 che, mediante l’esercitato studio di tessere con mirabile artifizio e sottile lavoro intorno a sè la nova abitazione, esce poi fori di quella colle dipinte e belle ali, con quelle lanciandosi in verso il cielo.

LIII. — ragno.3

Il ragno partorisce fori di sè l’artificiosa e maestrevole tela, la quale gli rende, per benefizio, la presa preda.

LIV. — leone.4

Questo animale col suo tonante grido desta i sua figlioli, dopo il terzo giorno nati, aprendo a quelli tutti l’indormentati sensi: e tutte le fiere, che nella selva sono, fuggano.

Puossi assimigliare a’ figlioli della virtù, che, mediante il grido delle laude, si svegliano, e crescano li studi onorevoli, che sempre più gl’innalzan, e tutti i tristi a esso grido fuggano, cessandosi5 dai virtuosi.

Ancora, il leone copre le sue pedate, perchè non s’intenda il suo viaggio per i nimici. Questo sta bene ai capitani a celare

  1. Questa allegoria sembra originale di Leonardo.
  2. Sott.: simboleggia la virtù.
  3. Questa allegoria sembra originale di Leonardo.
  4. Si veda la Historia naturale di Caio Plinio Secondo tradocta di lingua latina in fiorentina per Cristoforo Landino. Venezia, 1476. Lib. VIII, cap. XVII e seg., opera che Leonardo ricorda, con la parola Plinio, nel Codice Atlantico: folio 207 r°; e nel Codice Trivulziano: folio 3 r°.
  5. allontanandosi.