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le allegorie. 33


VI. — ira.1

Dell’orso si dice che, quando va alle case delle ave2 per torre loro il mele, esse ave lo cominciano a pungere, onde lui lascia il mele e corre alla vendetta; e, volendosi con tutte quelle che lo mordano vendicare, con nessuna si vendica, in modo che la sua vita si converte in rabbia, e gittatosi in terra, con le mani e co’ piedi innaspando, indarno da quelle si difende.

VII. — misericordia over gratitudine.3

La vii tu della gratitudine si dice essere piu neLi uccelli detti upica,4i quali, conoscendo 11 benefizio della ricevuta vita e nutrimento dal padre e dalla lor madre, quando li vedano vecchi, tanno loro uno nido, e li covano, e li notiiscano, e cavan loro col becco le vecchie e tiiste penne, e con certe erbe li rendano la vista, in modo che ritornano in prospertà.

VIII. — avarizia.5

Il rospo si pasce di terra, e sempre sta macro, peiclie non si sazia: tanto è ’l timore, che essa terra non li manchi.

  1. Ivi, cap. VIII, pag. 37-38: Del vizio delV ira appropriato alV orso.
  2. api, come al n. XVI.
  3. Ivi, cap. IX, pag. 43: Della virtù della misericordia, ed è appropriata a’ figliuoli dell uccello ipega.
  4. úpupa.
  5. Ivi, cap. XII, pag. 58: Del vizio delV avarizia appropriato alla botta.