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le favole. | 27 |
fiammella e, infra le ordinate legne quella appresa e, posta di sopra la caldaia — sanz’altro sospetto, di lì sicuramente si parte.
Allora, rallegratosi il foco delle sopra sè poste secche legne, comincia a elevarsi: cacciando l’aria delli intervalli d’esse legne, in fra quelli con ischerzevole e giocoso transito, se stesso tesseva.
Cominciato a spirare fori dell’intervalli delle legne, di quelli a sè stesso dillettevoli finestre fatto avea; e, cacciate fori di rilucenti e rutilanti fiammelle, subito discaccia le oscure tenebre della serrata cucina; e con gaudio, le fiamme già cresciute, scherzavano coll’aria d’esse circundatrice e con dolce mormorio cantando, creava soave sonito....
Rallegrandosi il foco delle secche legne, che nel focolare trovato avea, e in quelle appresosi, con quelle comincia a scherzare tessendole in sue piccole fiammelle, e ora qua ora là, per li intervalli, che in fra le legne si trova, traeva.
E, scorrendo in fra quelle con festevole, giocoso transito, cominciò a spirare, e fra li intervalli delle superiori legne apparía, facendo di quelli a sè dilettevoli finestre ora qua, ora là.