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4 | le favole. |
bandonata dal foco; e i piccoli granicoli, sendo restretti, già s’uniscono e fannosi pesanti, ove, cadendo, la superbia si converte in fuga. E cade dal cielo; onde poi fu bevuta dalla secca terra, dove, lungo tempo incarcerata, fece penitenza del suo peccato.
IV. — la fiamma e la candela.
Le fiamme, già uno mese durato nella fornace de’ bicchieri, e veduto a sè avvicinarsi una candela, ’n un bello e lustrante candeliere, con gran desiderio si forzavano accostarsi a quella. Infra le quali una, lasciato il suo naturale corso, e tiratasi d'entro1 a uno voto stizzo, dove si pasceva, e uscita da l’opposito fori d’una piccola fessura, alla candela, che vicina l’era, si gittò, e con somma golosità e ingordigia quella divorando, quasi al fine condusse; e volendo riparare al prolungamento della sua vita, indarno tentò tornare alla fornace, donde partita s’era, perchè fu costretta morire e mancare, insieme colla candela; onde al fine, con pianti e pentimenti, in fastidioso fumo si convertì, lasciando tutte le sorelle in isplendevole e lunga vita e bellezza.
- ↑ da entro.