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Jaconio Andrea, nella casa del quale Leonardo si reca a cena con il discepolo suo Giacomo, è Andrea da Ferrara, profondo conoscitore di Vitruvio e architetto di alto grido, che mori, ucciso per ordine del generale Trivulzio, nel 15 maggio 1500 (Cfr. G. Uzielli, Ricerche intorno a Leonardo da Vinci. Torino, 1896. Voi. I, pag. 377-382). Marco e Marco d’Oggionno, pittore e discepolo del Vinci. Galeazzo Sanseverino, in casa del quale Leonardo dirige quella giostra, che rimase poi sempre famosa in Milano (26 gennaio 1491), è il capitano al quale Lodovico il Moro affiderà il proprio esercito nel funesto 1499, e profondo conoscitore dell1 arte militare. Agostino da Pavia è ricordato, insieme con Leonardo da Vinci, nella lettera che Bartolomeo Calco, segretario dello Sforza, dirige al Keferendario di Pavia4 in occasione del matrimonio di Lodovico con Beatrice d’Este e d’Anna, sorella del duca Galeazzo, con Alfonso d’Este, per richiedere il ritorno degli artisti che si trovavano in quella città (8 dicembre 1490: . Angustino et Magistro Leonardo . . cfr. Beltrami, Il Casteilo di Milano. Milano, 1895. Pag. 188). Finalmente Gian Antonio è l’artista Gian Antonio Boltraffio, altro dei discepoli di Leonardo in Milano. L’intero frammento è, quasi senza dubbio, un memoriale per il risarcimento de’ danni e delle spese.
115 II frammento è di grande importanza per la biografia di Leonardo e particolarmente per gli anni, che vanno dal 1513</section end="115" />