Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/443

essere piu prete che monaca, e, a quella ac¬ costandosi, con dolce e sommessiva voce, pregò quella che ’n cortesia li dovessi un poco accendere quella candela. XYI. — FACEZIA. Uno, andando a Modana, ebbe a pagare 5 soldi di Lira di gabella della sua persona. Alla qual cosa cominciato a fare gran ro- more e ammirazione, attrasse a sè molti cir- custanti ; i quali domandando donde veniva tanta maraviglia, ai quali Maso rispose : — oh! non mi debbo io maravigliare? conciossia che tutto un omo non paghi altro che 5 soldi di Lira, e a Firenze io, solo a metter dentro il c..., ebbi a pagare 10 ducati d’ oro, e qui metto il c...., i c.... e tutto il resto per si picco! dazio. Dio salvi e mantenga tal città, e ehi la governa :— XVII. — BIOTTO ARGUTO. Due camminando di notte per dubbiosa via, quello dinanzi fece grande strepito col culo ; e disse l’altro compagno: — or veggo io eh’ i’ son da te amato. — Come ? disse P altro. — Quel rispose : — tu mi porgi la coreggia, perch’ io non caggia, nè mi perda date.—