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'XXXVIII prefazione.

al Laurentius Guilelmus de Saona, Re-

thorica Nova , Sant’ Albano, 1480 (C. A., 207 v.) ; allo stesso modo che « Nonio Marcello, Festo Pompeo, Terenzio \ ai¬ rone, » ci suggeriscono la raccolta Nonij Marcelli, De proprietate sermonum; Fe- ,sti Pompei J, De verborum significatone ; M. T. Varronis, De lingua latina , Milano, 1500. (R., § 1470). Nel manoscritto F è ricordato finalmente un « Yocabulista vol¬ gare e latino, » cioè, senza dubbio, il Voca¬ lista ecclesiastico latino e vulgare utile et necessario a molti , di fra Gio. Bernardo, Milano, 1489. (F , cop. r.) x I codici vinciani per la varietà e 1 al¬ tezza del loro contenuto, per esser vergati al rovescio dell’ uso comune, lasciati come dono prezioso a Francesco Melzi, dispersi da prima nell’ Italia, poi nell’ Europa in¬ tera, furono e sono ancora, per una gran parte, sconosciuti. La inesatta trascrizione die un pittore milanese presentava al 'Va¬ sari, poco dopo il 1550, della parte di .questi codici, che riguarda strettamente la pittura, rimasta sepolta nella A aticana,