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setole, sotto le quali era l’ arricciata bocca, colle grosse labbra, da le stremità de’ quali era pelo a uso delle gatte e denti gialli. Avanza sopra i corpi de li omini a cavallo dal dosso de’ piedi, in su. E rincrescendole il molto (pazientare), volta l’ ira in furore, cominciò co’ piè, di¬ menati da la furia delle possenti gambe, a entrare fra la turba, e con calci gettava li omini per l’aria, i quali cadeano non altra¬ mente sopra gli altri omini, come se stata fussino una spessa grandine. E molti furon quelli, che, morendo, dettò morte; e que¬ sta crudeltà durò, finche la polvere mossa da’ gran piedi, levata nell’ aria, costrinse questa furia infernale a ritirarsi indirieto. E noi seguitammo la fuga. Oh! quanti vari assalimenti furono usati contro a questa indiavolata, a la quale ogni offesa era niente ! Oh ! misere genti, a voi non vale le inespugnabili fortezze, a voi non l’ alte mura de la città, a voi non l’ essere in moltitudine, non le case o palazzi, non v’ è restato se non le piccole buche e cave sotterranee, a modo di granchi o grilli o simili animali : trovate salute e vostro scampo ! Oh quante infelici madri e padri furono