Pagina:Da Vinci - Frammenti letterari e filosofici.djvu/389

pagno; l’altro, colle mani aperte, mostra le palme di quelle, e alza la spalla inverso li orecchi, e fa la bocca della maraviglia. Un altro parla nell’ orecchio all’ altro, e quello che l’ascolta si torce inverso lui, e gli porge li orecchi, tenendo un coltello nel- l’ una mano e nell’ altra il pane, mezzo di¬ viso da tal coltello. L’ altro, nel voltarsi, tenendo un coltello in mano, versa con tal manò una zaina sopra della tavola. L’ altro posa le mani sopra della tavola e guarda, l’altro soffia nel boccone, l’altro si china per vedere il proponitore, e fassi ombra colla mano alli occhi, l’ altro si tira mdirieto a quel che si china, e vede il pro¬ ponitore infra ’l muro e ’l chinato. XI. — COME SI DEVE FARE UNA FIGURA IRATA. Alla figura irata farai tenere uno per li capegli, e ’l capo storto a terra, e con uno de’ ginocchi sul costato, e col braccio destro levare il pugno in alto: questo abbia li ca¬ pegli elevati, le ciglie basse e strette, i denti stretti, e i due stremi d’ accanto della bocca arcati ; il collo grosso e dinanzi, per lo chinarsi al nimico, sia pieno di grinze.