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I PAESI. 3$1 soffiamenti di venti, ma nessuna cosa ci può troppo vivere ; quivi non nasce cosa alcu¬ na, salvo alcuni uccelli rapaci, che covano nell’ alte fessure del Tauro, e discendono poi sotto i nuvoli a fare le lor prede sopra i monti erbosi. — Questo è tutto sasso sem¬ plice, cioè da’ nuvoli in su, ed è sasso candi¬ dissimo, e in sulla alta cima non si po’ an¬ dare per l’aspra e pericolosa sua salita. LETTERA III. Essendomi io più volte con lettere ral¬ legrato teco della tua prospera fortuna, al presente so che, come amico, ti contristerai con meco del misero stato, nel quale mi tro¬ vo, e questo è che ne’ giorni passati sono stato in tanti affanni, paure, pericoli e dan¬ no, insieme con questi miseri paesani, che avevamo d’ avere invidia ai morti : e certo- io non credo, che, poiché gli elementi con lor separazione disfeciono il gran Caos, che essi riunissino lor forza, anzi rabbia, a fare tanto nocimento alli omini, quanto al pre¬ sente da noi s’ è veduto e provato ; in modo- ch’io non posso imaginare che cosa si possa più accrescere a tanto male, il quale noi provammo in spazio di dieci ore.