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colli, e nel tornare indirieto si scontrano nell’avvenimento della seconda onda, e dopo il gran loro strepito tornan, con grande innondazione, al mare, donde si partirono. Gran quantità di popoli, d’ uomini e d’ani¬ mali diversi si vedean scacciati dell'accresci¬ mento del diluvio inverso le cime de’ monti, vicini alle predette acque. Onde del mare di Piombino, tutte d’acqua schiumosa. Dell’acqua che risalta; de’ venti di Piom¬ bino ; a Piombino ritrosi di venti e di piog¬ gia con rami e alberi misti coll’ aria ; vota- menti dell’acqua, che piove nelle barche.117 XII. — L’ ISOLA DI CIPRO. Dalli meridionali lidi di Cilicia si vede per australe la bell’isola di Cipro, la qual fu regno della dea Venere, e molti, incitati dalla sua bellezza, hanno rotte le loro navi e sartie infra li scogli, circondati dalle ver¬ tiginose onde. Quivi la bellezza del dolce colle invita i vagabondi naviganti a re¬ crearsi infra le sue fiorite verdure, fra le quali i venti raggirandosi empiono l’isola e ’l circostante mare di soavi odori.... Oh ! quante navi quivi già son sommerse ! oh ! n grifi/