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320 I PAESI E LE FIGURE. argine della ringorgata acqua del suo fiume, la quale argine, già rotta, scorra con gran¬ dissime onde, delle quali le massime per¬ cuotine, e rumino le mura delle città e ville di tal valle. E le ruine degli alti edifizì delle predette città levino gran polvere, l’acqua si levi in alto in forme di fumo, ed in ravviluppati, nuvoli si movano contro alla discendente pioggia. Ma la ringorgata acqua si vada raggi¬ rando pel pelago, che dentro a se la rin¬ chiude, e con ritrosi revertiginosi in diversi obbietti, percuotendo e risaltando in aria colla fangosa schiuma, poi ricadendo e fa¬ cendo riflettere in aria l’acqua peicossa. E le onde circolari, che si fuggono dal loco della percussione, camminando col suo im¬ peto in traverso, sopra del moto dell’ altre onde circolari, che contra di loro si muo¬ vono, e, dopo la fatta percussione, risalgano in aria, sanza spiccarsi dalle lor basi. E all’uscita, che l’acqua fa di tal pe¬ lago, si vede le disfatte onde distendersi inverso la loro uscita, dopo la quale, ca¬ dendo over discendendo infra l’aria, acqui¬ sta peso e moto impetuoso, dopo il quale, penetrando la percossa acqua, quella apre, e penetra con furore alla peicussione del