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che con i ragionamenti vinceva, e con le ragioni confondeva ogni gagliardo inge¬ gno. » — « Era tanto piacevole nella con¬ versazione, che tirava a sè gli animi delle genti. » — « Con lo splendore dell’ aria sua, che bellissimo era, rasserenava ogni animo mesto, e con le parole volgeva al sì e al no ogni indurata intenzione.* » Di questa potenza di ragionamento ci resta anche diretto ricordo nell’ opere dei contemporanei. Matteo Bandello ci ri¬ ferisce che — quando il cardinale Gurcense il Vecchio, scendendo una mattina d’estate ad ammirare il Cenacolo, ancora incom¬ piuto, in Santa Maria delle. Grazie, ebbe ad esprimere il suo stupore per le ono¬ ranze, che Lodovico il Moro prodigava agli artisti — il Vinci gli rispose con elevate parole. Poi, partito il cardinale, rivolto ai suoi discepoli e ai gentiluomini, che lo circondavano, « narrò una bella histo- rietta » di Lippo Lippi fra i Turchi, per mostrare come in tutti i tempi siano