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splendore delle arti e degli studi. Leo¬ nardo non fu solo un pittore, uno scul¬ tore, un architetto, un musico, nella so¬ cietà milanese del secolo XY, ma fu uno squisito parlatore. Un « Prospectivo Mi¬ lanese dipinctore », nelle sue Antiquarie prospetiche Romane, assomiglia Leonardo nel parlare all’antico Catone;* il Giovio lo celebra come il più squisito dicitore del tempo ; ** l’Anonimo afferma che « fu nel parlare eloquentissimo ; *** » e il Vasari raccogliendo la tradizione giunta fino a lui dice, nella prima edizione delle sue Vite : « Con ragioni naturali faceva ta¬ cere i dotti; » e nella seconda: « Ed era in quell’ ingegno infuso tanta grazia da Dio ed una demostrazione sì terribile, ac¬ cordata con l’ intelletto e memoria che lo serviva; e col disegno delle mani sa¬ peva sì bene esprimere il suo concetto,

  • Cfr. Atti della R. Accademia dei Lincei. Roma, 1876,

serie II, voi. Ili, pag. 13.

    • Bossi, Del Cenacolo di L. d. V. Milano, Stam¬

peria Reale, 1810, pag. 19-22.

      • Ardi. Storico Italiano , serie III, voi. XVI,

pag. 222.