Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
I PENSIERI.
- 296
povertà della Scoltura, cioè: li colori di tutte le cose e loro diminuzioni; questa figura le cose trasparenti, e lo scultore ti mostrerà le naturali, sanza suo artifizio; il pittore ti mostrerà varie distanze con va¬ riamenti del colore, dall’aria interposta fra li obbietti e l’occhio; egli le nebbie per le quali con difficoltade penetrano le spezie dell! obbietti; egli le pioggie, che mostrano dopo se li nuvoli con monti e valli; egli la polvere, che mostrano in se e dopo se li combattenti di essa motori ; egli li fumi piu o meno densi; questo ti mostrerà li pesci scherzanti infra la superfizie delle acque e il fondo suo; egli le pulite ghiare con vari colori posarsi sopra le lavate arene del fon¬ do de’ fiumi, circondati dalle ondeggianti erbe, dentro alla superfizie dell’ acqua; egli le stelle in diverse altezze sopra di noi e così, altri innumerabili effetti, alli quali la Scoltura non aggiunge. VI. — CONCLUSIONE. Manca la Scoltura della bellezza de’ co¬ lori, manca della prospettiva de’colori, man¬ ca della prospettiva e confusione de’ termini delle cose remote all’ occhio, imperocché