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con esercizio meccanicissimo, accompagnato spesse volte da gran sudore, composto di polvere e convertito in fango, con la faccia impastata e tutto infarinato di polvere di marmo, die pare un fornaio, e coperto di minute scaglie, die pare gli sia fioccato ad¬ dosso, e l’abitazione imbrattata e piena di scaglie e di polvere di pietre. Il che tutto al contrario avviene al pit¬ tore, parlando di pittori e scultori eccel¬ lenti. Imperocché il pittore con grande agio siede dinanzi alla sua opera, ben vestito, e muove il lievissimo pennello con li vaghi colori. È ornato di vestimenti come a lui piace, e è l’ abitazione sua piena di vaghe pitture e pulita; e accompagnata spesse volte di musiche o lettori di varie e belle opere, le quali — sanza strepito di martelli o altro rumore misto — sono con gran pia¬ cere udite. IV. Nessuna comparazione è dallo ingegno e artificio e discorso della Pittura a quello della Scoltura, che non s’impaccia della Pro¬ iettiva, causata dalla virtù della materia e non dall’ artefice. E se lo scultore dice non poter raccon-