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piamo bene, che quello, che sarà pratico e bono, non farà simili errori, anzi con buone regole andrà levando tanto poco per volta, che ben conducerà sua opera. Ancora, lo scultore, se fa di terra o cera, può levare e porre, e quand’ è terminata, con facilità si getta di bronzo, e questa è l’ ultima opera¬ zione e la più permanente, ch’abbia la Scol¬ tura, imperocché quella, ch’è sola di marmo, è sottoposta, alla rovina, che non la ’n bronzo. Adunque quella pittura fatta in rame che si può, con i metodi della Pittura, le¬ vare e porre, è pari abbronzo, che quando facevi prima l’ opera di cera, ancor si po¬ teva lei levare e porre. — Se questa scol¬ tura di bronzo è eterna, questa di rame o di vetro è eternissima; se il bronzo rimane nero e brutto, questa è piena di vari e va¬ ghi colori e d’ infinite varietà, delle quale come di sopra è, se tu volessi dire sola¬ mente della pittura fatta in tavola, di que¬ sta son io contento dare la sentenza con la Scoltura, dicendo cosi : — come la Pittura è più bella e di più fantasia © più copiosa, e la Scoltura più durabile, e altro non ha. — La Scoltura con poca fatica mostri quel che ’n la pittura pare cosa miracolosa a far parere palpabili le cose impalpabili, rile-