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tempo di mano di diversi maestri; poi fare abito al mettere in pratica e operare l’arte. XVI. - — SULLO STESSO SOGGETTO. Dico, che prima si debbe imparare le membra e sua travagliamenti, e finita tal notizia si debbe seguitare li atti secondo li accidenti, che accadano all’omo, e terzo com¬ porre le storie, lo studio delle quali sarà fatto dalli atti naturali, fatti a caso me¬ diante li loro accidenti; e porli mente per le strade, piazze e campagne, e notarli con brieve descrizione di liniamenti : cioè che per una testa si faccia uno O e per uno braccio una linia retta e piegata, e ’l simile si faccia delle gambe e busto ; e poi tor¬ nando alla casa fare tali ricordi in perfetta forma. Dice l’ avversario, che per farsi pratico e fare opere assai, eh’ elli è meglio che ’l tem¬ po primo dello studio sia messo in ritrarre vari componimenti, fatti per carte o muri per diversi maestri, e in quelli si fa pra¬ tica veloce e bono abito. ÀI quale si rispon¬ de, che questo abito sarebbe bono, essendo fatto sopra opere di boni componimenti e di studiosi maestri ; e perchè questi tali maestri son sì rari, che pochi se ne trova,.