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XIII.—PRECETTO AL PITTORE. Ogni ramo e ogni frutto nasce sopra il nascimento della sua foglia, la quale li scusa madre col porgergli l’acqua delle pioggie e l’umidità della rugiada, che li cade la notte di sopra, e molte volte li toglie li superchi calori delli raggi del sole. Adunque tu, pittore, che non hai tali re¬ gole, per fuggire il biasimo delli intendenti, sii vago di ritrarre ogni tua cosa di na¬ turale, e non disprezzare lo studio, come fanno i guadagnatoli. XIV.—LA PITTURA È UN DISCORSO FIGURATO. X/i omini e le parole son fatti, e tu, pit¬ tore, non sapendo operare le tue figure, tu se’ come l’ oratore, che non sa adoperatele parole sue. XV. — ORDINE DELLO STUDIO. Il giovane debbe prima imparare Prospet¬ tiva; poi le misure d’ogni cosa; poi di mano di bon maestro, per suefarsi a bone mem¬ bra; poi di naturale, per confermarsi le ra¬ gioni delle cose imparate ; poi vedere a uno

  • gli fa le veci di madre.