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l'arte | 273 |
sono in tutto separate dal poeta. Adunque questo è un sensale, che giunge insieme diverse persone a fare una conclusione di un mercato; e, se tu vorrai trovare il proprio ufficio del poeta, tu troverai non essere altro, che un ragunatore di cose rubate a diverse scienze, colle quali egli fa un composto bugiardo, o vuoi, con più onesto dire, un composto finto. — E in questa tal finzione libera esso poeta s’è equiparato al pittore, ch’è la più debole parte della pittura.
XXVII. — causa della inferiorità in cui è tenuta la pittura.
Per fingere le parole la Poesia supera la Pittura, e per fingere fatti la Pittura supera la Poesia, e quella proporzione ch’è da’ fatti alle parole, tal è dalla Pittura ad essa Poesia, perchè i fatti sono subbietta dell’occhio, e le parole subbietto dell’orecchio; e così li sensi hanno la medesima proporzione in fra loro, quali hanno li loro obbietti infra sè medesimi, e per questa giudico la Pittura essere superiore alla Poesia.
Ma per non sapere li suoi operatori dire la sua ragione è restata lungo tempo sanza