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l'arte | 271 |
lezza o bruttezza di qualunque corpo, te lo dimostra a membro a membro e in diversi tempi, e il pittore tel fa vedere tutto in un tempo.
Il poeta non può porre colle parole la vera figura delle membra, di che si compone un tutto, come il pittore, il quale tel pone innanzi con quella verità, ch’è possibile in natura. E al poeta accade il medesimo, come al musico, che canta solo un canto composto di quattro cantori; e canta prima il canto1, poi il tenore, e così seguita il contralto e poi il basso: e di costui non risulta la grazia della proporzionalità armonica, la quale si rinchiude in tempi armonici. E fa esso poeta a similitudine di un bel volto, il quale ti si mostra a membro a membro, che, così facendo, non rimarresti mai saddisfatto della sua bellezza, la quale solo consiste nella divina proporzionalità delle predette membra insieme composte, le quali solo in un tempo compongono essa divina armonia, di esso congiunto2 di membra, che spesso tolgono la libertà posseduta a chi le vede.
E la Musica ancora fa, nel suo tempo ar-