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quella armonia delle proporzionate mem¬ bra, le quali natura con tutte sue forze con¬ servar non potrebbe. . Quante pitture hanno conservato il si¬ mulacro di una divina bellezza, cbe il tempo o morte in breve ha distrutto il suo natu¬ rale esempio; e è restata più degna 1 opei a del pittore, che della natura sua maestra ! Se tu, o musico, dirai cbe la Pittura è meccanica per essere operata coll’esercizio delle mani ; e la Musica è operata con la bocca, ma non pel conto del senso del gu¬ sto, come la mano (non pel) senso del tatto.. Meno degne sono ancora le parole che’ fatti. Ma tu scrittore delle scienze, non eopì tu con mano, scrivendo ciò cbe sta nella mente, come fa il pittore ? E se tu dicessi, la Musica essere compo¬ sta di proporzione ; ho io, con questa mede¬ sima, sèguito la Pittura, come mi vedrai.- XXVI. — CONCLUSIONE DEL POETA, PITTORE E MUSICO. Tal differenza è in quanto alla figura¬ zione delle cose corporee dal pittore al poeta, quant’ è dalli corpi smembrati alli uniti : perchè il poeta, nel descrivere la bel-