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268 | i pensieri. |
mando, mentre ch’ella nasce, è men degna della Pittura, che con vetri1 si fa eterna.
Quella cosa, che contiene in sè più universalità e varietà di cose, quella fia detta di più eccellenza: adunque la Pittura è da essere proposta a tutte le operazioni; perchè è contenitrice di tutte le forme, che sono, e di quelle, che non sono in natura, è più da essere magnificata e esaltata, che la musica, che solo attende alla voce.
Con questa si fa i simulacri alli Dii; dintorno a questa si fa il culto divino, il quale è ornato con la Musica, a questa servente; con questa si dà copia alli amanti della causa de’ loro amori; con questa si riserva le bellezze, le quali il tempo e la genitrice natura fa fuggitive; con questa noi riserviamo le similitudini degli omini famosi. E se tu dicessi: — la Musica s’eterna con lo scriverla —; il medesimo facciamo noi qui colle lettere.
Adunque, poichè tu hai messa la Musica infra le arti liberali, o tu vi metti questa, tu ne levi quella.
E se tu dicessi: — li omini vili l’adopra-
- ↑ Vedi sopra al n. V.