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260 i pensieri.


Certo il cimento delle cosa dovrebbe lasciare dare la sentenza alla sperienza. Voi avete messa la pittura infra l’arti meccaniche; certo, se i pittori fussino atti a laudare collo scrivere l’opere loro, come voi, io dubito non diacerebbe in sì vile cognome. Se voi la chiamate meccanica, perchè è per manuale1 che le mani figurano quel che trovano nella fantasia, voi pittori disegnate con la penna manualmente quello che nello ingegno vostro si trova. E se voi dicessi essere meccanica, perchè si fa a prezzo; chi cade in questo errore, se errore si po’ chiamare, più di voi? Se voi leggete per li Studi, non andate voi a chi più vi premia? Fate voi alcuna opera, sanza qualche premio? benchè questo non dico per biasimare simili opinioni, perchè ogni fatica aspetta premio, o potrà dire uno poeta: — io farò una finzione, che significa cosa grande. — Questo medesimo farà il pittore, come fece Apello la Calunnia.

XIX. — risposta del re mattia ad un poeta che gareggiava con un pittore.

Portando, il dì del natale del re Mattia, un poeta un’opera fattagli in laude del

  1. per opera delle mani.