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pinta, non pub dare una bellezza descritta, e fa peccato contro natura quel, che si de’ mettere per l’ occhio, a volerlo mettere per l’ orecchio. Lasciavi entrare 1* uffìzio della Musica, e non vi mettere la scienza della Pittura, vera imitatrice delle naturali figure di tutte le cose. Chi ti mòve, o omo, ad abbandonare le proprie tue abitazioni della città, e lasciare li parenti e amici, e andare in lochi cam¬ pestri per monti e valli, se non la naturale bellezza del mondo, la quale, se ben consi¬ deri, sol col senso del vedere fruisci? e se il poeta vole in tal caso chiamarsi anco lui pittore, perchè non pigliavi tali siti descritti dal poeta, e startene in casa sanza sentire il superchio calore del sole ? oh ! non t’ era questo piu utile e men fatica, perchè si fa -al fresco e sanza moto e pericolo di ma¬ lattia? Ma l’anima non potea. fruire il be¬ nefizio de li occhi, finestre delle sue abita¬ zioni, e non potea ricevere le spezie de li -allegri siti, non potea vedere l’ ombrose valli rigate dallo scherzare delli serpeg¬ gianti fiumi, non potea vedere li vari fiori, che con loro colori fanno armonia all’ oc¬ chio, e cosi tutte le altre cose, che ad esso occhio rappresentare si possono. Ma se il