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254 | i pensieri. |
pinta, non può dare una bellezza descritta, e fa peccato contro natura quel, che si de’ mettere per l’occhio, a volerlo mettere per l’orecchio. Lasciavi entrare l’uffizio della Musica, e non vi mettere la scienza della Pittura, vera imitatrice delle naturali figure di tutte le cose.
Chi ti move, o omo, ad abbandonare le proprie tue abitazioni della città, e lasciare li parenti e amici, e andare in lochi campestri per monti e valli, se non la naturale bellezza del mondo, la quale, se ben consideri, sol col senso del vedere fruisci? e se il poeta vole in tal caso chiamarsi anco lui pittore, perchè non pigliavi tali siti descritti dal poeta, e startene in casa sanza sentire il superchio calore del sole? oh! non t’era questo più utile e men fatica, perchè si fa al fresco e sanza moto e pericolo di malattia? Ma l’anima non potea fruire il benefizio de li occhi, finestre delle sue abitazioni, e non potea ricevere le spezie de li allegri siti, non potea vedere l’ombrose valli rigate dallo scherzare delli serpeggianti fiumi, non potea vedere li vari fiori, che con loro colori fanno armonia all’occhio, e così tutte le altre cose, che ad esso occhio rappresentare si possono. Ma se il