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l'arte 251

so, non dà all’occhio altro piacere, che se un sentissi raccontar una cosa.

Or vedi, che differenza è dall’audir raccontare una cosa, che dà piacere all’occhio con lunghezza di tempo, o vederla con quella prestezza che si vedono le cose naturali. E ancorchè le cose de’ poeti sieno con lungo intervallo di tempo lette, spesse sono le volte, ch’elle non sono intese, e bisogna farli sopra diversi comenti, de’ quali rarissime volte tali comentatori intendono qual fusse la mente del poeta; e molte volte i lettori non leggono, se non piccola parte delle loro opere, per disagio di tempo. Ma l’opera del pittore immediate è compresa dalli suoi riguardatori.

XVI. — segue.

La Pittura ti rappresenta in un subita la sua essenza nella virtù visiva e per il proprio mezzo, donde la imprensiva riceve li obbietti naturali, e ancora nel medesima tempo, nel quale si compone l’armonica proporzionalità delle parti, che compongono il tutto, che contenta il senso; e la Poesia riferisce il medesimo, ma con mezzo meno degno de l’occhio, il quale porta nell’imprensiva più confusamente e con più tar-