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popoli, con infervorati voti, a ricercare li si¬ mulacri delli Iddìi, e non a vedere le opere de’ poeti, che con parole figurino li mede¬ simi Iddìi; con questa si ingannano li ani¬ mali. Già vid’io una pittura, che ingannava il cane, mediante la similitudine del suo pa¬ drone, alla quale esso cane faceva grandis¬ sima festa; e similmente ho visto i cani baiare e voler mordere i cani dipinti ; e una scimmia fare infinite pazzie contro ad un’al¬ tra scimmia dipinta; ho veduto le rondini volare e posarsi sopra li ferri dipinti, che sportano fuori delle finestre de li edilìzi. X. — POTENZA ESPRESSIVA DELLA PITTURA. Xon vede l’ imaginazione cotal eccellen¬ za, qual vede l’ occhio, perchè l’ occhio ri¬ ceve le spezie overo similitudini delli ob¬ bietti, e dalli alla imprensiva, e da essa imprensiva al senso comune, e lì è giudi¬ cata. Ma la imaginazione non esce fuori da esso senso comune, se non in quanto essa va alla memoria, e lì si ferma e muo¬ re, se la cosa imaginata, non è di molta eccellenza. E in questo caso si ritrova la Poesia nella mente overo imaginativa del poeta, il quale finge le medesime cose del pittore, per le quali finzioni egli vuole equi-