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i pensieri. che sono V opere dell' omo, perchè tal pro¬ porzione è dalle opere de li uomini a quelle della natura, qual è quella, eh’ è da l’ orno a Dio. Adunque è pii degna cosa 1 imitai le cose di natura, che sono le vere simili¬ tudini in fatto, che con parole imitare li fatti e parole de li omini. E se tu, poeta, vuoi descrivere 1 opere di natura co’ la tua semplice professione, fingendo diversi siti e forme di varie cose, tu sei superato dal pittore con infinita pro¬ porzione di potenza ; ma se. vuoi vesta ti de r altrui scienze, separate da essa poesia, elle non sono tue, come Astrologia, Reto¬ rica, Teologia, Filosofia, Geometria, Aritme¬ tica e simili. Tu non sei allora piu poeta, tu ti trasmuti, e non sei più quello, di clic qui si parla. Or non vedi tu, che se tu vuoi andare alla natura, che tu vi vai con mezzi di scienze, fatte d’ altrui sopra li effetti di natura? E il pittore per se, sanza aiuto di scienziati * o d’ altrui mezzi, va immediate all’imitazione d’esse opere di natura. Con questa si muovono li amanti verso li simulacri della cosa amata, a parlare col- fi imitate pitture; con questa si muovono

  • di cose pertinenti alle varie scienze