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« --~. 234 I PENSIERI. sta non s’insegna a chi natura no ’l con¬ cede, come fan le Matematiche, delle quali tanto ne piglia il discepolo, quanto il mae¬ stro gli ne legge ; questa non si copia, co¬ me si fa le lettere, che tanto vale la copia, quanto l’origine; questa non s’impronta, come si fa la Scultura, della quale tal e V impressa, qual è l’ origine, in quanto alla virtù dell’ opera ; questa non fa infiniti fi¬ gliuoli, come fa li libri stampati. Questa sola si resta nobile, questa sola onora il suo autore, o resta preziosa ed unica, e non partorisce mai figlioli eguali a se. E tal sin¬ golarità la fa più eccellente che quelle, che , per tutto sono pubblicate. Or non vediamo noi li grandissimi re dei- 1» Oriente andare velati e coperti, credendo diminuire la fama loro col pubblicale e di¬ vulgare le loro presenze? or non si vede le pitture, rappresentatrici dellè divine Deità, esser al continuo tenute coperte con copri¬ ture di grandissimi prezzi? e quando si sco¬ prano, prima si fa grandi solennità eccle¬ siastiche di vari canti con diversi suoni ; e, nello scoprire, la gran moltitudine de’ po¬ poli, che quivi concorrono, immediate si gettano a terra, quelle adorando e pregan¬ do, per cui tale pittura è figurata, dell’acqui-