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La Pittura ha il suo fine comunicabile a tutte le generazioni dell’ universo, perche il suo fine e subbietto della virtù visiva, e non passa per l’ orecchio al senso comune, col medesimo modo che vi passa per il vedere. Dunque questa non ha bisogno d’inter¬ preti di diverse lingue, come hanno le let¬ tere, e sùbito ha saddisfatto all’ umana spe¬ zie, non altrementi che si facciano le cose prodotte dalla natura. E non che alla spe¬ zie umana, ma agli altri animali: come si è manifestato in una pittura, imitata da uno padre di famiglia, alla quale facean carezze li piccioli figliuoli, che ancora erano nelle fasce, e similmente il cane e gatta della medesima casa, eh’ era cosa meravigliosa a considerare tale spettacolo. IV. — LA PITTURA NON SI PUÒ DIVULGARE. Le scienze, che sono imitabili, sono in tal modo, che con quelle il discepolo si fa eguale all’autore, e similmente fa il suo 1 rutto. Queste sono utili allo imitatore, ma non sono di tanta eccellenza, quanto sono quelle, che non si possono lasciare per ere¬ dità, come l’ altre sustanze. Infra le quali la Pittura è la prima. Que-