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232 | i pensieri. |
possuto descriverne i gradi e parti di quella, e lei medesima non si dimostra col sue fine1 nelle parole, essa è restata, mediante l’ignoranza, indietro alle predette scienze non mancando per questo di sua divinità.
E veramente non sanza cagione non l’hanno nobilitata, perchè per sè medesima si nobilita, sanza l’aiuto delle altrui lingue, non altrementi che si facciano l’eccellenti opere di natura. E se i pittori non hanno di lei descritto e ridottala in scienza, non è colpa della Pittura, e ella non è per questo meno nobile, poscia che pochi pittori fanno professione di lettere, perchè la lor vita non basta a intendere quella.
Per questo, avremo noi a dire, che le virtù dell’erbe, pietre, piante non sieno in essere, perchè li omini non le abbiano conosciute? — Certo no; ma diremo esse erbe restarsi in sè nobIII, sanza lo aiuto delle lingue o lettere umane.
III. — la pittura è scienza universale.
Quella scienza è più utile, della quale il suo frutto è più comunicabile,2 e così, per contrario, è meno utile ch’è meno comunicabile.