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L.5;24paradiscarpe:L.6s.d.L.5;una berretta L. 1 ; in cinti, stringhe,... L. 1. LXVI. — LEONARDO ANALIZZATORE DELL’ UOMO. Tutti i mali, che sono e che furono, es¬ sendo messi in opera da costui, non saddi- sfarebbono al desiderio del suo iniquo animo^ I’ non potrei, con lunghezza di tempo, de¬ scrivervi la natura di costui. LXVII. — FRAMMENTO DI LETTERA A GIULIANO DE’ MEDICI.113 Tanto mi son rallegrato, Illustrissimo mio Signore, del desiderato acquisto di vo¬ stra sanità, che quasi il male mio da me s’ è fuggito. Ma assai mi rincresce il non avere io potuto satisfare alli desidèri di Vo¬ stra Eccellenza, mediante la malignità di cotesto ingannatore tedesco ; per il quale, non ho lasciato indirieto cosa alcuna, colla quale io abbia creduto fargli piacere. E se¬ condariamente invitarlo ad abitare e vivere con meco, per la qual cosa io vedrei al con¬ tinuo l’opera, che lui facesse e con facilità ricorreggerei li errori, e oltre di questo im¬ parerebbe la lingua italiana, mediante la quale lui con facilità potrebbe parlare sanza L. da Vìnci. 15