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216 | i pensieri. |
al nostro proposito. Natura così mi dispone, naturalmente.
LV. — la ingratitudine.
Sia fatto in mano alla ingratitudine.
Il legno notrica il foco che lo consuma.
Quando apparisce il sole che scaccia le tenebre in comune, tu spegni il lume, che te le scacciava in particolare, a tua necessità e commodità.
LVI. — la invidia.
La ’nvidia effonde colla fitta infamia cioè col detrarre, la qual cosa spaventa la virtù.
Questa Invidia si figura colle fiche verso il cielo, perchè, se potesse, userebbe le sue forze contro a Dio. Fassi colla maschera in volto di bella dimostrazione. Fassi ch’ella è ferita nella vista da palma e olivo, fassi ferito T orecchio di lauro e mirto, a significare che vittoria o verità l’offendono. Fassile uscire molte folgori a significare il suo mal dire. Fassi magra e secca, perchè è sempre in continuo struggimento, tassile il core roso da un serpente enfiante. Fassileun turcasso, e le treccie lingue, perchè spesso con quella offende. Fassile una pelle dì liopardo. perchè quello per invidia ammazza