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-e ispesso lasciano con iscorno e sbeffato il loro possessore, perdendo la possessione. ♦ XXXIV. — LA BREVITÀ DEL TEMPO È UNA ILLUSIONE DELLA MENTE. A torto si lamentali li omini della fuga del tempo, incolpando quello di troppa ve¬ locità, non s’ accorgendo quello esser di ba¬ stevole transito ; ma bona memoria, di die la natura ci ha dotati, ci fa che ogni cosa lungamente passata ci pare esser presente. XXXV. — ILLUSIONI DELLA MENTE E DEL SENSO. Il giudizio nostro non giudica le cose, fatte in varie distanzie di tempo, nelle de¬ bite e proprie lor distanzie, perchè molte cose passate di molti anni parranno pro¬ pinque e vicine al presente, e molte cose vicine parranno antiche, insieme coll’ anti¬ chità della nostra gioventù; e così fa roc¬ chio infra le cose distanti, che, per essere alluminate dal sole, paiano vicine all’oc¬ chio, e molte cose vicine paiano distanti. XXXVI. — IDEANDO UN OROLOGIO A PIOMBO. Xon ci manca modi, nè vie di compar¬ tire e misurare questi nostri miseri giorni,