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196 | i pensieri. |
quale lui è infuso, egli è necessario che lo spirito moltiplichi, e moltiplicar non può, se lui non ha quantità, per la che dice: — nessuno raro si move, se non ha loco stabile, donde lui pigli movimento, e massimamente avendosi a movere lo elemento nello elemento, il quale non si move da se, se non per vaporazione1 uniforme al centro della cosa vaporata, come accade nella spugna ristretta nella mano, che sta sotto l’acqua, dalla qual l’acqua fugge, per qualunque verso, con egual movimento per le fessure interposte infra le dita della man, che dentro a se la strignie. —
Se lo spirito ha voce articulata, e se lo spirito può essere audito.
E che cosa è audire e vedere: l’onda della voce va per l’aria, come le spezie delli obbietti vanno all’occhio.
XII. — sul medesimo soggetto.
O matematici fate lume a tale errore!
Lo spirito non ha voce, perche dov’e voce è corpo, e dove è corpo è occupazion di loco, il quale impedisce all’occhio il ve-
- ↑ effusione.