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194 | i pensieri. |
la qual cosa l’aria 1 evificaia per se vola in alto, e non resta infra l’aria più grossa di lei; e oltre a questo tal virtù spirituale sparsa si disunisce, e altera sua natura, per la qual cosa esso manca della prima virtù.
Aggiugnesi un terzo inconveniente, e questo è, che tal corpo d’aria, preso dallo spirito, è sottoposto alla penetrazion dei venti, li quali al continuo disuniscono e stracciano le parti unite dell’aria, quelle rivolgendo e raggirando intra l’altra aria.
Adunque lo spirito in tale aria infuso, sarebbe smembrato, o vero sbranato e rotto, insieme collo sbranamento dell’aria, nella qual s’infuse.
X. — se lo spirito, avendo preso corpo d’aria, si può per se muovere o no.
Impossibile è che lo spirito, infuso a una quantità d’aria, possa movere essa aria; e questo si manifesta per la passata, dove dice: — lo spirito levifìca quella quantità dell’aria, nella quale esso s’infonde. — Adunque tale aria si leverà in alto sopra l’altra aria, e sarà moto fatto dell’aria per la sua levità e non per moto volontario dello spirito e, se tale aria si scontra nel vento, per