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intime ragioni; l’ incompiutezza della sua opera artistica è rivelata nelle sue vere cause e cessa d’ esser 1‘ opera del ca¬ priccio individuale: l’ ignoranza dei con¬ temporanei in riguardo al Vinci scien¬ ziato è giustificata nel suo carattere. Il giudizio del secolo XVI o dei suc¬ cessivi cade necessiti iamente. « Condusse a termine pochissime opere, aveva detto Sabba da Castiglione, spinto da naturale leggerezza e volubilità di ta¬ lento : » perchè « quando doveva atten¬ dere alla pittura, nella quale senza dubbio un nuovo Apelle riuscito sarebbe, tutto si diede alla Geometria, alla Architettuia e Notoima.* ** » E ilVasari, raccogliendo poi dalle bocche dei pittori del tempo suo il fallace giudizio, aveva scritto : « Egli si mise a imparare molte cose, e cominciate poi r abbandonava. » Noi dobbiamo capovolgere questo giu¬ dizio dei contemporanei. Essi misurarono l’intero Leonardo dalle sue manifestazioni

  • Ricordi. Venezia, 1555, c. j1 v.
    • Le Vite , voi. IV, pag. 18,49.