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182 i pensieri.


CXIII. — sul tempo.

Benchè il tempo sia annumerato in fra le continue quantità, esso, per essere invisibile e sanza corpo, non cade integralmente sotto la geometrica potenza, la quale lo divide per figure e corpi d’infinita varietà, come continuo nelle cose visibili e corporee far si vede; ma sol co’ sua primi principi si conviene, cioè col punto e colla linia: il punto nel tempo è da essere equiparato al suo istante, e la linea, ha similitudine colla lunghezza d’una quantità d’un tempo, e, siccome i punti son principio e fine della predetta linea, così li instanti son termine e principio di qualunque dato spazio di tempo, e se la linea è divisibile in infinito, lo spazio d’un tempo di tal divisione non è alieno, e se le parti divise della linea sono proporzionabili infra se, ancora le parti del tempo saranno proporzionabili infra loro.

CXIV. — sul concetto del tempo.

Scrivi la qualità del tempo separata dalla geometrica.