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CXIII. — SUL TEMPO. ♦ Benché il tempo sia annumerato in fra le continue quantità, esso, per essere invi¬ sibile e sanza corpo, non cade integral¬ mente sotto la geometrica potenza, la quale lo divide per figure e corpi d’ infinita va¬ rietà, come continuo nelle cose visibili e corporee far si vede ; ma sol co’ sua primi principi si conviene, cioè col punto e colla iinia: il punto nel tempo è da essere equi¬ parato al suo istante, e la linea, ha simili¬ tudine colla lunghezza d’ una quantità d’un tempo, e, siccome i punti son principio e fine della predetta linea, cosi li instanti son termine e principio di qualunque dato spa¬ zio di tempo, e se la linea è divisibile in infinito, lo spazio d’ un tempo di tal divi¬ sione non è alieno, e se le parti divise della linea sono proporzionabili infra se, ancora le parti del tempo saranno proporzionabili infra loro. CXIV. — SUL CONCETTO DEL TEMPO. Scrivi la qualità del tempo separata dalla geometrica.